La Quinta sezione della Corte di cassazione ha affermato che qualora l’indagato sia stato ritualmente avvisato, al momento della perquisizione personale, della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, non è necessario che egli riceva un ulteriore, analogo avvertimento al momento dell’esecuzione del sequestro conseguente alla predetta perquisizione.
Il principio è fissato dalla sentenza n. 36724/2017 (ud. 18/05/2017 – deposito del 24/07/2017).
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